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In un'Italia distopica, mentre un terribile nubifragio sconvolge la città, il dottor Paolo Morricone, a capo di un importante progetto di ricerca sulle tecniche di ibernazione, viene ritrovato privo di vita nel suo laboratorio. Accanto a lui, in stato di incoscienza, il fratello Dave, che si era prestato a fare da cavia restando ibernato all'interno di una macchina fino a poco tempo prima. I dati biometrici del soggetto non presentavano alcuna anomalia. Dalle registrazioni audio delle procedure di risveglio, effettuate dallo stesso Morricone, parrebbe che nessuno si sia introdotto nel laboratorio. A ucciderlo è stata dunque la cavia? E se sì, in preda a un raptus oppure a seguito di dissapori familiari? E come si inserisce nel quadro l'ambiguo John Smith e la dottoressa Rebecca Gunta? A destabilizzare il quadro un anomalo commissario e un discusso chirurgo. Nell'arco di una sola terribile giornata, le vite dei protagonisti si intrecciano e si scontrano fra di loro. Chiamati in causa uno per uno, costretti a mettere in dubbio le proprie sicurezze e a prendere l'iniziativa, con conseguenze imprevedibili. Forse solo la loro capacità di reagire potrà dare una nuova dimensione a quello che accade, trasformando la crisi in un'occasione di svolta. Modanese riesce a sfumare, in una narrazione a tratti onirica, le caratteristiche tipiche del genere giallo e a ricomporlo in una riflessione su un tema prioritario: la libertà di scelta.